21 aprile 2014 – Il Manchester City è vivo, la Premier League è più che viva, il Liverpool dovrà ancora sudare, e non poco, per arrivare al titolo: è quanto certifica il Monday Night di Pasquetta, partita durata un tempo all’Etihad Stadium di Manchester con il City di mister Pellegrini che ha messo in naftalina l’incontro dopo tre sberle nei primi quarantacinque minuti rifilate al West Bromwich Albion. La squadra di Pepe Mel arrivava alla sfida di stasera col minor numero di vittorie e il maggior numero di pareggi di tutta la Premier League, con annessa e ovvia lotta per non retrocedere tutt’altro che archiviata: di fronte i Citizens assetati di punti dopo l’unico conquistato negli ultimi 180 minuti; e così dopo un paio di giri di lancette d’orologio è subito vantaggio dei padroni di casa che passano con Pablo Zabaleta abile a sfruttare di testa una respinta corta di Foster.
Non si placa la valanga azzurra che si abbatte implacabile sui Throstles; dopo 600 secondi è già 2-0, a segnare il raddoppio Sergio Aguero che trova l’angolino giusto con un tiro da fuori di quelli belli e precisi. Tutto fatto? No, perché gli ospiti hanno un sussulto d’orgoglio e riescono ad accorciare le distanze con uno splendido gol di Graeme Dorrans, lo scozzese finalizza un contropiede da manuale con penultimo tocco dell’ex Udinese Vydra e tiro al volo di pregevolissima fattura con Hart battuto sulla propria sinistra. Per venti minuti il City rivede gli spettri di mercoledì scorso (2-2 casalingo contro il Sunderland), ma a nove minuti dalla fine della prima frazione, Martin DeMichelis ristabilisce il doppio vantaggio sugli sviluppi di un corner (con seconda colossale dormita dello svedese Olsson). Nella ripresa i padroni di casa amministrano, pensando al delicato finale di stagione che li attende.
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